La Romanizzazione - dai celti ai romani
Alle origini di Laus Pompeia
Quando Plinio il Vecchio racconta che “… i Boi venuti da oltre le Alpi fondarono Laus Pompeia…”, richiama l’attenzione su due fatti importanti. Da una parte evoca la discesa a più riprese di popolazioni galliche che, agli inizi del IV secolo a.C., porta i Cenomani a stanziarsi nella parte orientale della Lombardia (già occupata nell’area occidentale da popolazioni ritenute insubri), i Boi in Emilia Romagna e i Senoni nelle Marche e, dall’altra, evidenzia l’origine preromana di Lodi Vecchio, sebbene sui Boi permangano dei dubbi.
Per il periodo successivo, non sono noti eventi legati a Lodi Vecchio, ma la pianura lodigiana entra presumibilmente nella sfera d’interesse di Roma seguendo le sorti dei vicini territori trans padani, dove l’arrivo dei Romani è segnato da episodi bellici.
Il 222 a.C. vede infatti la sconfitta degli Insubri a Clastidium (Casteggio) e la presa di Mediolanum. Seguono nel 218 a.C. la fondazione di Piacenza e Cremona, baluardi romani nel territorio, e la ripresa di scontri ai tempi della Seconda Guerra Punica (219 – 201 a.C.), nella quale Insubri e Boi appoggiano i Cartaginesi contro Roma.
Agli inizi del II secolo a.C., terminate le ostilità, la Transpadana si configura come una terra costellata di centri destinati a trasformarsi in città romane, grande produttrice di cereali e soprattutto di carne di maiale, come riferiscono Polibio e Catone.
La romanizzazione della Transpadana non è un semplice atto di conquista ma un lungo processo d’integrazione culturale, al quale concorrono trattati di alleanza e rapporti intrecciati con le élites indigene, costruzione di strade, arrivo di coloni, divisione del territorio in centurie, circolazione di uomini, merci e idee, che introducono gradualmente tradizioni romane nella vita locale. Anche nel Lodigiano le testimonianze archeologiche, note a partire dal III secolo a.C., rivelano tali mutamenti culturali, soprattutto nella composizione dei corredi delle tombe.

Carta dei ritrovamenti per i secoli III-I a.C. a Lodi Vecchio e nel territorio lodigiano.

Ritrovamenti La Tène – età della Romanizzazione a Lodi Vecchio e nel territorio lodigiano.
La documentazione per Lodi Vecchio è costituita da materiali rinvenuti per lo più nell’Ottocento, tra i quali un corredo funerario di guerriero e alcuni braccialetti bronzei a ovoli del III secolo a.C., a eccezione del casuale ritrovamento nel 2000 di una spada della seconda metà del III secolo a.C. Con gli scavi moderni sono
emersi fossati che hanno restituito ceramica tardoceltica e romana del I secolo a.C. e fanno pensare a una parziale coincidenza tra l’abitato celtico e la successiva città romana.
In questo secolo i Transpadani entrano nell’orizzonte amministrativo romano: una legge dell’89 a.C., presentata da Gneo Pompeo Strabone, concede loro lo ius Latii (diritto latino), una sorta di cittadinanza che non prevede tutti i diritti politici. È in questo momento che nasce la colonia latina di Laus Pompeia, probabilmente dal nome di Pompeo Strabone, una colonia, come altre del territorio, definita “fittizia”, cioè non popolata da coloni esterni. Nel 49 a.C., grazie a una nuova legge (lex Iulia de civitate), essa diviene municipium, una città romana a tutti gli effetti, ed entra in seguito a far parte della Regio XI, una delle regioni in cui Augusto (21 a.C.-14 d.C.) divide la penisola.

Corredo di tomba di guerriero, seconda metà del III secolo a.C., da Lodi Vecchio, località Santo Stefano, campo Parentin, Lodi, Museo Civico.

Coltello, cuspide di lancia e cesoia in ferro, fine del II-metà del I secolo a.C., da Lodi Vecchio, Milano, Civico Museo Archeologico.
– The Origins of Laus Pompeia
Pliny the Elder recorded the invasion of the peninsula by the Gauls at the beginning of the 4th century B.C. and the pre-Roman origins of Lodi Vecchio. From the 3rd century B.C. onwards, the Lodi area, together with all of the Po Valley, became part of the Roman sphere of interest and, after a period of clashes, gradually assimilated Roman customs. In 89 B.C., the Latin colony of Laus Pompeia was established after the passing of a law which conceded some civic
and political rights to the Po Valley area. It was granted Roman citizenship in 49 B.C. This period in Lodi Vecchio is documented by items dating to the 3rdcentury B.C. and ditches in use until the 1stcentury B.C.