Da Laus Pompeia a Laude - L'età altomedievale

La città dal IX al XII secolo

Nei secoli IX e X, tempi della dominazione franca, i vescovi della città assumono un ruolo sempre più rilevante, grazie a un accumulo progressivo di benefici, donazioni e immunità che li porta a far ombra alla feudalità laica. Nell’832 il vescovo laudense Ariberto ottiene dal sovrano carolingio Lodovico il Pio la trasformazione della canonica di San Pietro, posta fuori dalle mura sulla direttrice per Milano, in monastero benedettino. Il cenobio è dotato nell’875 del primo abate e diviene nel corso del tempo un’autentica potenza economica. Agli inizi del X secolo, nei tempi angosciosi delle incursioni degli Ungari in Italia settentrionale, il re d’Italia Berengario concede proprio all’abate di San Pietro l’autorità di difendere con torri e fortilizi il vescovado lodigiano. 

Dalla fine del X secolo i documenti attestano la presenza, entro le mura, del monastero femminile di San Vincenzo, esistente fino al 1158, quando le monache si trasferiscono nella nuova Lodi.

Prosegue la vita della cattedrale di Santa Maria, che risulta alla metà del secolo officiata da un gruppo di presbiteri e diaconi, i quali vivono nella canonica adiacente e possiedono una dotazione di beni, posti sotto la protezione dell’imperatore Ottone II. Due diplomi di questo sovrano del 975 e del 981 attribuiscono al vescovo Andrea (970-1003 circa) la giurisdizione di Laude e del territorio circostante, il possesso di mercato e tasse, diritti sui corsi d’acqua e potere perpetuo su mura e difese cittadine, determinando l’inizio del potere temporale dei vescovi della città.

La chiesa di San Pietro nel frontespizio del Catasto Universale con le piante di tutti i beni del Collegio Germanico Ungarico, 1657, Roma, Archivio del Collegio Gesuitico Germanico Ungarico.

Resti del priorato cluniacense di San Marco inglobati nelle strutture della cascina omonima.

Tra i diritti concessi al vescovo merita attenzione la menzione del mercato. Fin dall’VIII secolo infatti in città ha luogo il forum venalium (mercato), che diviene nel tempo assai fiorente, attirando genti da tutta la regione. Intorno al X secolo i documenti parlano di negociatores (negozianti di professione) e il mercato si svolge ogni martedì nella piazza della cattedrale.

Al florido mercato si aggiunge, documentata dal 1083, la fiera annuale di San Pietro, che dura due settimane e si tiene presso l’abbazia intorno alla data del 29 giugno.

Nell’XI secolo viene fondato San Marco, priorato cluniacense tra i più antichi in terra lombarda, di cui si conservano tracce nella cascina omonima.

Nel 1096, in procinto di partire per la prima Crociata, Gisleberto Cainardo fonda l’hospitale di San Sepolcro e Santa Croce nel borgo di San Sepolcro a sud delle mura. Tornato dall’impresa, Cainardo dona reliquie della Croce e del Santo Sepolcro e fa costruire una chiesetta di legno.

Vendita di cibi vari nel Theatrum Sanitatis, testo medico dell’XI secolo illustrato da un miniatore lombardo nel XIV secolo, Roma, Biblioteca Casanatense.

  –  The City from the 9th to the 12th Century

From the 9th century onwards, the position of the Bishopric of Laude gradually assumed greater importance, to the point of exercising jurisdiction over the city, its defence and the market in the 10th century.

The Benedictine Monastery of San Pietro was founded in the 9th century, the Convent of San Vincenzo in the 10th and the Cluniac Priory of San Marco and the hospitale of Santo Spirito in the 11th century.

The market, already flourishing in the piazza of the Sancta Maria Cathedral in the 10th century would be extended to include the annual fair of St. Peter in the following century.